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Restauro con Power Tank di un serbatoio arrugginito
Nel 2024 ho comprato una Honda NTV650 Revere del 1991 che era ferma da circa 16 anni. Le condizioni di conservazione generale erano buone, ma il serbatoio presentava all'interno tracce di ruggine diffusa e la benzina residua - completamente evaporata - aveva lasciato consistenti tracce di morchia. Ho deciso pertanto di effettuare un trattamento completo con il prodotto Power Tank, un kit composto da un acido per la rimozione della ruggine e una resina epossidica bi-componente per il successivo rivestimento interno. In questa pagina ho messo alcuni appunti di come è andata l'operazione.
Speravo di poter monitorare le operazioni all'interno del serbatoio tramite una telecamera endoscopica, ma la realtà è che le telecamere a basso costo che si trovano in commercio non sono adeguate a questo scopo. Il lavoro è andato avanti ispezionando quanto era possibile dal foro del tappo carburante, con l'unico ausilio di una lampadina LED a 12 v. Il tutto è dettagliato di seguito.
Telecamera endoscopica
Esistono in commercio diversi modelli di telecamere tipo endoscopio: una micro-camera è installata in un piccolo tubo che incorpora alcuni led per l'illuminazione. L'involucro è eventualmente impermeabile e il cavo è semi-rigido in modo da poter guidare l'inserimento in spazi chiusi. Il connettore di tipo USB può essere collegato sia al computer che allo smartphone.
Ho acquistato la telecamera su Aliexpress per un prezzo vergognosamente basso (circa 6 euro spedizione compresa) ed ho utilizzato un PC GNU/Linux con il programma guvcview, senza dover installare alcun driver specifico. Telecamere analoghe sono in vendita su Amazon per 20-25 euro.
La telecamera ha una risoluzione di 640×480 pixel e qualità molto scadente (poca fedeltà dei colori, molto rumore) e basso frame rate (non supera i 10 FPS). Purtroppo questo strumento non è adatto a video-ispezioni all'interno di un serbatoio da moto, i problemi principali sono:
- Illuminazione LED insufficiente.
- Campo visivo troppo stretto.
- Punto di messa a fuoco troppo lontano.
È possibile rimediare in qualche modo al problema di illuminazione; come si vede dalle foto che seguono ho acquistato una lampada LED a 12 v e 1.8 W (160 Lumen), l'ho collegata ad un alimentatore di recupero (9 v in corrente continua sono stati sufficienti):
Con un montaggio molto artigianale ho potuto realizzare qualche foto dell'interno del serbatoio a lavoro ultimato (vedi sotto).
Pulizia con bolloneria, spazzole e aria compressa
Pulizia con gasolio e mezzi meccanici
Inizialmente ho lavato ripetutamente l'interno del serbatoio con circa un litro e mezzo di gasolio. Agitando ripetutamente ho provato a far sciogliere la grande quantità di morchia che si era accumultato a causa dell'evaporazione della benzina che era contenuta in origine.
Ho inserito alcune decine di dadi metallici nel serbatoio perché potessero avere una azione meccanica con lo scuotimento, facilitando la rimozione di ruggine e morchia. Purtroppo il serbatoio ha una conformazione complessa, con due sacche laterali molto strette; per evitare che i dadi rimanessero incastrati in queste intercapedini, ho assicurato i dadi con un cordino in polietilene, per poterli recuperare tutti facilmente:
Purtroppo l'azione non ha avuto il successo sperato: la bulloneria tendeva a aggrovigliarsi con il cordino in un blocco unico oppure si aggrovigliava attormo al tubo di scolo che attraversa il serbatoio dall'alto verso il basso. Il serbatoio infatti è dotato di un tubo che collega la vaschetta superiore del tappo con l'esterno al di sotto del serbatoio stesso; esso serve a far defluire eventuali sversamenti del carburante durante il rifornimento o fuoriuscite di carburante dal tappo.
Si è rivelato di gran lunga più utile l'utilizzo di spazzole metalliche per tubi (lunghezza 30 cm, diametro 20-25 mm). Applicando una prolunga al manico e piegando oprtunamente le spazzole è stato possibile intervenire all'interno, sebbene in modo non perfetto:
Successivamente ho lavato due o tre volte il serbatoio con gasolio pulito, finché la fine sabbia rugginosa ha smesso di fuoriuscire.
Lavaggio con diluente nitro
Per sgrassare e rimuovere le tracce di gasolio ho versato un litro di diluente nitro. Qundi, dopo aver agitato ripetutamente, l'ho fatto defluire per estrarre i detriti. Ho ripetuto l'operazione avendo filtrato il liquido. Durante questa fase si deve prestare molta attenzione a sversamenti di diluente sulla parte verniciata poiché si rischia di danneggiarla irreparabilmente.
Il solvente nitro può essere fatto evaporare soffiando con aria compressa, attenzione perché esso è NOCIVO PER INALAZIONE . Per soffiare aria compressa in tutte le “sacche” interne del serbatoio ho utilizzato un tubo snodabile in plastica di quelli utilizzati per versare liquido di raffreddamento su macchine utensili. Il tubo è lungo circa 40 cm ad ha un attacco standard da 1/4“ (13.1 mm):
Quando l'interno si è completamente asciugato si è notata la presenza di polvere rugginosa libera all'interno del serbatoio, che veniva smossa dall'aria compressa. Per rimuoverla si è inserito il tubo di un aspirapolvere all'interno del tappo e contemporaneamente si è soffiata altra aria. Ho proseguito l'operazione finché la polvere è stata aspirata completamente.
Utilizzo del kit Power Tank
Solo dopo aver pulito e sgrassato l'interno del serbatoio, siamo passati all'utilizzo del kit Power Tank:
Il kit Power Tank è venduto in misure diverse a seconda della capacità del serbatoio da trattare. Per il mio da 19 litri esisterebbe il kit medio per serbatoi da 20/25 litri. Tuttavia il serbatoio in questione ha una conformazione con due tasche laterali molto profonde e una parete inferiore a forma di sella molto accentuata; avendo paura di non riuscire a distribuire bene il prodotto su tutta la superficie interna ho preferito acquistare il kit grande per serbatoi da 50/55 litri.
Le istruzioni fornite con il prodotto consigliano questa procedura:
- Preparazione del serbatoio rimuovendo tappi, rubinetti, ecc.
- Decapaggio della ruggine con l'acido. Agitare eventualmente con bulloneria all'interno. Quindi lavare con acqua e poi con alcol denaturato a 90°. Asciugare con aria compressa.
- Mescolare la resina con alcol denaturato facendo una miscela dal 5% al 10%. Quindi agitare e unire il catalizzatore, mescolare per circa due minuti.
- Versare il composto nel serbatoio e ruotare in tutte le direzioni in modo che ricopra tutto l'interno. Far scolare l'eccesso di prodotto. L'operazione va eseguita in breve tempo, prima che la catalisi solidifichi la resina.
Rispetto alle istruzioni fornite, queste le differenze da me registrate:
- Ho utilizzato una quantità notevolmente maggiore di resina rispetto a quella consigliata; ho infatti usato il kit per serbatoi da 50 litri lasciando tutto il prodotto nel serbatoio. Questo ha ridotto il volume interno di circa 1.3 litri e ha richiesto un tempo molto lungo per far depositare uniformemente il prodotto in tutte le direzioni, senza creare sgocciolature o pareti molto spesse. Per contro spero che la protezione e la resistenza del rivestimento siano nettamente superiori.
- Il mescolamento iniziale della resina ha richiesto moltissimo tempo (mezz'ora invece dei due minuti indicati!). Questo perché la resina si presentava con grossi grumi e poco omogenea.
Protezione del serbatoio
Prima del trattamento ho protetto il serbatoio con pellicola trasparente e nastro adesivo da carrozzeria. Tuttavia questa protezione non è ottimale per salvaguardare la parte verniciata dal diluente nitro e dall'acido fosforico utilizzati nelle varie fasi; al contrario i prodotti corrosivi potrebbero infiltrarsi fra la pellicola e la vernice, intaccando gravemente quest'ultima.
Il mio consiglio pertanto è di verificare con cura la tenuta dei tappi di sughero e pulire rapidamente ogni fuoriuscita dei liquidi. Il grosso tappo da 50 mm è stato rivestito con nastro da carrozzeria con il quale ho creato anche un piccolo “dente” in corrispondenza di una incavatura presente nel foro. Il tappo da spumante è stato opportunamente ridotto in diametro con trincetto e carta vetrata.
Tempi di azione dell'acido fosforico
Nel mio caso la ruggine presente nel serbatoio era di spessore minimo e copriva solo una piccola percentuale dell'intera superficie (meno del 10%). Tuttavia c'era un'abbondante quantità di morchia dovuta a vecchia benzina evaporata o forse a qualche maldestro tentativo di pulizia.
La difficoltà di questa parte di trattamento è stata pertanto la rotazione del serbatoio in tutte le possibili direzioni e l'ispezione periodica per verificare il procedere dell'azione chimica. Ho agitato il serbatoio per circa due ore e mezza, togliendo il tappo per l'ispezione circa ogni 20 minuti. Ho fatto molta attenzione a premere con forza il tappo per garantire una buona tenuta, ed ho pulito prontamente le minime tracce di fuoriuscita di acido.
Lavaggio dell'acido fosforico e asciugatura
Dopo aver fatto defluire l'acido, ho lavato il serbatoio con circa due litri d'acqua, per tre volte. Infine ho fatto un lavaggio con un litro di alcol etilico. Il lavaggio con alcol consente di diluire e quindi asportare gran parte delle tracce di acqua; essendo molto volatile l'alcol può essere eliminato con aria compressa e aria calda.
Per soffiare l'aria compressa in tutte le parti del serbatoio ho utilizzato il solito tubo snodabile visto sopra. Ho intervallato l'aria compressa con l'utilizzato di una pistola ad aria calda, per un totale di circa 20 minuti.
Diluizione della resina con alcol
La diluizione della resina base Power Tank con alcol (o con diluente epossidico) è a mio avviso uno degli aspetti cruciali del trattamento. A seconda della diluizione possiamo ottenere una miscela più o meno fluida: più il prodotto sarà fluido e più sarà facile distribuirlo su tutta la superficie interna, più il prodotto sarà denso e più formerà uno strato di protezione abbastanza spesso.
Io ho ottenuto una densità soddisfacente con circa 100 g di alcol, cioè circa l'8% in peso sui 1.2 kg di resina. Con una temperatura ambiente di circa 20 °C il prodotto ha mantenuto una alta fluidità per oltre un'ora; questo mi ha costretto a un lunghissimo e faticosissimo lavoro di rotazione del serbatoio in tutte le direzioni, ma ha assicurato che l'interno venisse ricoperto perfettamente in ogni sua parte.
Mescolare il prodotto
Le istruzioni consigliano di mescolare il prodotto con l'alcol (prima di aggiungere il catalizzatore!) per circa due minuti, nel mio caso ho dovuto lavorare con la spatola per circa mezz'ora prima di ottenere una miscela perfettamente omogenea e priva di grumi!
Distribuzione del prodotto sulle pareti interne
Anche questa fase finale ha richiesto molto più tempo del previsto. Il prodotto ha mantenuto una elevata fluidità per circa due ore, presumibilmente sia per la percentuale di diluizione con alcol sia per la grande quantità impiegata (non ho scolato il prodotto in eccesso). Ho dovuto continuare a ruotare il serbatoio per tutto il tempo per evitare gocciolature e accumuli su un singolo lato. Per contro ho potuto constatare - con la videoispezione successiva - che ogni punto interno del serbatoio è stato raggiunto e che la distribuzione appare molto omogenea.
Quando il prodotto ha cessato di gocciolare ho rimosso i tappi di sughero ed ho pulito con carta assorbente il foro del rubinetto benzina.
Risultato finale
Le foto che seguono sono la videoispezione effettuata 48 ore dopo il trattamento. Si notano i particolari del foro del rubinetto benzina e il tubo di scolo che collega la vaschetta superiore del tappo benzina con il pavimento inferiore.
La parte più complessa del serbatoio è la vaschetta superiore: oltre al tubo di scolo vi sono anche tre “appendici” che contengono i fori filettati dove viene fissato il tappo del carburante.
Le varie pieghe interne risultano ben coperte ma non troppo riempite. Vi sono segni di scolatura, ma non eccessivi.