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p.mapper 4
Alcuni appunti a proposito della versione 3 di p.mapper sono ancora validi, vedere la pagina p.mapper 3.
Link documentazione
Scaletta
- Impostare l'ambiente PHP
- Installare php5-mapscript
- Installare php-pear
- Verificare con
phpinfo()
presenza supporto a iconv - Gestione estensioni .phtml, verificare
/etc/apache2/mods-enabled/php5.conf
- Verificare con
phpinfo()
il caricamento di mapscript.so. Debian ha il file/etc/php5/apache2/conf.d/mapscript.ini
. Solo in caso di bisogno mettereextension=php_mapscript.so
in/etc/php5/apache2/php.ini
, lasciando pure disabilitata la funzionedl()
:enable_dl = Off
. - Verificare la gestione degli errori.
- Verificare con
phpinfo()
la configurazione delle sessioni (Debian fa le cose per bene):session.save_path
: deve puntare ad una directory scrivibile dal server websession.use_trans_sid = 0
: per essere compatibili W3C XHTML Strictsession.auto_start = Off
- Scompattare gli archivi.
- Impostare i permessi.
- Configurazione di p.mapper:
config/config_default.xml
<ini><config><pm_config_location>
Directory che contiene il file .map<ini><map><mapFile>
Il file .map in uso<ini><map><categories>
: Categorie tematiche dei layer o dei gruppi di layer<ini><map><allGroups>
: Layer o gruppi di layer<ini><map><defGroups>
: Layer o gruppi di layer visibili per default<ini><map><imgFormat>
: Usare il nome definito inOUTPUTFORMAT
nel file .map<ini><map><sliderMax>
: Scala massima (zoom out). Usare max per calcolare autom. dal file .map<ini><map><sliderMin>
: Scala minima (zoom in)
config/default/js_config.php
(modificare se necessario)config/default/custom.js
(modificare se necessario)
- Configurazione del file .map (nella demo è
pmapper_demo.map
):config/default/test.map
- Impostare la
MAP RESOLUTION
su 96 - Togliere la
SCALEBAR
- Definire un
SYMBOL NAME 'circle'
- Impostare
EXTENT
alla massima estensione desiderata. Suggerimento per calcolarla con PostGIS:SELECT ST_Expand(ST_Extent(the_geom), 1000) FROM tablename;
- Copiare la reference map in
images/
Errori PHP
Per il debug di applicazioni p.Mapper è importante poter intercettare gli errori PHP. Verificare le impostazioni in /etc/php5/apache2/php.ini
:
display_errors = {On|Off} log_errors = {On|Off} ;error_log = /var/log/php/error.log ;error_log = syslog
In generale gli errori vanno cercati in:
/var/log/apache2/error.log
/var/log/php/error.log
/var/log/syslog
Un eventuale file di log separato (es. /var/log/php/error.log
) viene generato con i privilegi dell'utente www-data
e deve essere ruotato ad esempio con logrotate(8)
.
Provare ed eseguire una divisione per zero in uno script PHP e controllare dove viene mostrato il messaggio di errore.
Debug p.mapper
Vedere i consigli del wiki.
Abilitare gli errori di PHP in un file separato con una configurazione del tipo:
log_errors = On error_log = /var/log/php/error.log
Poi abilitare <debugLevel>3</debugLevel>
nel config_default.xml
. In questo modo p.mapper genera un suo file di log nella stessa directory indicata da error_log
del PHP, con il nome pm_debug.log
.
Permessi
p.mapper ha bisogno che la directory images/legend/
sia scrivibile dal server web (www-data
in Debian). Questo ovviamente si aggiunge alla necessità di MapServer di una directory scrivibile per i file temporanei. Esempio:
chgrp -R www-data images/legend chmod 2775 images/legend chmod 664 images/legend/*
Impostazioni extra per Apache
Proteggere i file .map
Verificare che non sia possibile leggere dal browser il file .map chiamando un URL del tipo http://host/pmapper/config/default/pmapper_demo.map
. Il rischio è che siano visibili le credenziali per accedere al database. p.mapper installa il file .htaccess
che aggiunge una direttiva per impedire la visualizzazione di tutti i file .map, verificare che Apache onori tale direttiva.
Disabilitare i cookie di sessione
Probabilmente questo accorgimento non è più necessario (23 maggio 2011), vedere questo messaggio.
In generale la sessione p.mapper viene salvata tramite un cookie associato all'indirizzo IP del server. Se lo stesso server ospita diverse installazioni p.mapper può essere un problema, perché istanze diverse di p.mapper useranno le stesse impostazioni sui layer attivi, zoom sulla mappa, ecc.
In tal caso conviene disabilitare l'uso dei cookie di sessione aggiungendo alla configurazione di Apache (/etc/apache2/sites-availabe/default
in Debian) le seguenti righe:
<Directory "/var/www/pmapper/"> php_flag session.use_cookies off php_flag session.use_only_cookies off </Directory>
Verificare con phpinfo()
eseguito nella directory di p.mapper che session.use_cookies sia Off.
In queste condizioni la sessione viene mantenuta grazie ad una variabile passata via POST ed è differente per ogni finestra aperta su un applicativo p.mapper. Questo vuol dire che chiudendo la finestra del browser (senza chiudere il browser stesso) la sessione viene annullata e si perdono tutte le impostazioni (stato dei layer, zoom, ecc.).
Questa impostazione a livello dell'intero server web potrebbe creare dei problemi con altri applicativi PHP, ad esempio con Dokuwiki non funziona più correttamente l'autenticazione degli utenti.
PHP error_reporting
Con alcune versioni di PHP (es. 5.3.3) potrebbero essere generati dei warning che - se inclusi nell'output - possono corrompere le pagine web oppure il risultato di alcune chiamate AJAX (ad esempio il risultato di una query).
Per evitare il problema conviene sopprimere i messaggi DEPRECATED
e NOTICE
, mettendo in /etc/php5/apache2/php.ini
:
error_reporting = E_ALL & ~E_DEPRECATED & ~E_NOTICE
Ancora più drastico è sopprimere la stampa degli errori:
display_errors = Off
Note su config_default.xml
È possibile definire configurazioni alternative. Se ad esempio si crea il file config_alt.xml
sarà possibile aggiungere all'URL il parametro config=alt
.
Per richiamare p.mapper preimpostando alcuni valori (estensione, layer attivi, ecc.) è possibile aggiungere all'ULR alcuni parametri, consultare la pagina wiki Miscellaneous Functions.
Per avere l'interfaccia in altra lingua aggiungere all'URL il parametro language=it
, oppure modificare defaultLanguage
in config_default.xml
.
Il nome della categoria viene scelto da una lista predefinita (es. cat_infrastructure
), in tal modo il nome viene nazionalizzato automaticamente. Per vedere le categorie esistenti consultare il file incphp/locale/language_it.php
.
I valori minimo e massimo di scala impostabili con lo slider sono influenzati dai valori del file .map: MAP.EXTENT
, MAP.WEB.MINSCALE
e MAP.WEB.MAXSCALE
.
L'etichetta visualizzata per il gruppo o per il singolo layer viene definita nel file .map, tramite il tag LAYER.METADATA.DESCRIPTION
. I gruppi vengono definiti nel file .map con il tag LAYER.GROUP
.
Query su layer
Esistono tre strumenti di query, sono associati ai pulsanti con la lettera i:
- Identifica: identifica tutti gli elementi dei layer interrogabili, vicini al punto in cui si fa click.
- Seleziona: si sceglie dal menu a tendina il layer da interrogare e poi si seleziona un rettangolo sulla mappa.
- Tooltip: si sceglie dal menu a tendina il layer da interrogare e poi si passa il mouse sopra la mappa.
Per poter eseguire query su un layer bisogna:
- Definire nel
LAYER
unTEMPLATE
, anche vuoto. - Definire in
LAYER.METADATA
l'elenco dei campi che si vuole restituiti dalla query, con il tagRESULT_FIELDS
(lista separata da virgole). - Definire in
LAYER.METADATA
le intestazioni delle colonne con il tagRESULT_HEADERS
(lista separata da virgole). - Eventualmente definire la
TOLERANCE
nelLAYER
, aumentando il valore predefinito di 3 pixel per layer di tipo POINT e LINE.
Ad esempio:
LAYER NAME "entita_lineari" STATUS ON TYPE LINE DATA "shape/geofesta2008/firenze10k/s_275040/275040el" CLASS NAME "Entità lineari" COLOR 120 120 120 END TEMPLATE "void" TOLERANCE 6 METADATA DESCRIPTION "Elementi CTR" RESULT_FIELDS "FOGLIO,CODICE,RECORD,TOPON,DIMENS,IDENTIF" RESULT_HEADERS "Foglio,Codice,Record,Toponimo,Dimensione,Identificativo" END END
Query su layer con JOIN su database
Nel risultato di una query è possibile integrare gli attributi del layer stesso con altri campi contenuti in una tabella di un database, eseguendo in effetti una JOIN tra un field del layer e un field della tabella.
Sono necessari alcuni pacchetti aggiuntivi, alcuni non presenti nel repository Debian Lenny:
php5-pgsql | Da pacchetto Debian |
---|---|
php-mdb2 | Installare con pear install 'pear/MDB2' |
php-mdb2-driver-pgsql | Installare con pear install 'pear/MDB2#pgsql' |
NOTA1: I pacchetti installati con pear install
non risultano al gestore dei pacchetti Debian, vengono scaricati e scompattati in /usr/share/php/
. Tutti i pacchetti sopra elencati sono invece disponibili in Debian Squeeze.
NOTA2: il presente esempio fa uso di PostgreSQL, per interfacciarsi con altri database occorre installare il relativo driver MDB2.
Le istruzioni per eseguire l'interrogazione sul database sono contenute nel file .map, nella sezione LAYER
, METADATA
, RESULT_JOIN
. Ogni campo restituito dalla query sul DB viene aggiunto alle colonne della query eseguita sul layer, pertano si devono indicare dei RESULT_HEADERS
aggiuntivi. Esempio:
LAYER NAME "entita_lineari" STATUS ON TYPE LINE DATA "shape/geofesta2008/firenze10k/s_275040/275040el" TEMPLATE "void" METADATA DESCRIPTION "Elementi CTR" RESULT_FIELDS "FOGLIO,CODICE,RECORD,TOPON,DIMENS,IDENTIF" RESULT_HEADERS "Foglio,Codice,Record,Toponimo,Dimensione,Identificativo,Field1,Field2" RESULT_JOIN "pgsql://mapserver:MySecret@127.0.0.1/mapserver||tab_dati@id_record@0@field1,field2||RECORD||0" END ... END
Ovviamente per far funzionare l'esempio sopra, nel database deve esistere la tabella tab_dati
con le colonne id_record
, field1
e field2
.
Per aiutare in fase di debug, se si utilizza PostgreSQL, può essere utile attivare temporaneamente l'opzione log_statement = 'all'
in /etc/postgresql/8.3/main/postgresql.conf
e poi controllare il contenuto di /var/log/postgresql/postgresql-8.3-main.log
.
Hyperlink nei risultati di una query
E' possibile trasformare uno o più campi del risultato della query in hyperlink cliccabili. Bisogna aggiungere una riga nel file .map e modificare una funzione JavaScript, come indicato sul wiki. Esempio:
METADATA. "DESCRIPTION" "Cities" "RESULT_FIELDS" "NAME, ISO2_CODE, POPULATION, GTOPO30" "RESULT_HEADERS" "Name,Country,Inhabitants,Altitude" "RESULT_HYPERLINK" "NAME" "LAYER_ENCODING" "UTF-8" END # Metadata..
La funzione da modificare openHyperlink
si trova nel file config/default/custom.js
.
Ricerca per parola chiave
p.mapper consente la attribute search, cioè la ricerca di un'entità geometrica per parola chiave, anche su campi multipli. Le ricerche possibili si definiscono nel file config/config_default.xml
, ecco due esempi di ricerca, uno su shapefile con campo singolo ed uno su layer PostGIS su due campi:
<searchlist version="1.0"> <dataroot>$</dataroot> <searchitem name="strade" description="Strade"> <layer type="shape" name="tratti_stradali"> <field type="s" name="TOPONIMO_S" description="Strada" wildcard="0" /> </layer> </searchitem> <searchitem name="civici" description="Civici"> <layer type="postgis" name="civici"> <field type="s" name="toponimo_s" description="Toponimo" wildcard="0" /> <field type="s" name="descrizion" description="Civico" wildcard="1" /> </layer> </searchitem> </searchlist>
layer.type | shape , postgis , xy or oracle . |
---|---|
field.type | s for string fieldn for numeric field |
field.wildcard | 0 : search always uses a 'non-exact' pattern matching1 : requires that the user explicitly adds “*” for wildcards to his search string2 : exact search, usually just appropriate for 'suggest' or 'options' |
Verificare anche il tag <sql>
che dovrebbe poter essere incluso in <layer>
e consentire di specificare la sintassi per la query SQL.
Nel mapfile assicurarsi di aver impostato un TEMPLATE
(anche vuoto), i METADATA.RESULT_FIELDS
e i METADATA.RESULT_HEADERS
. Per i layer di tipo PostGIS conviene impostare la direttiva DATA
come segue, che consente di specificare sia la chiave primaria che i campi richiesti nella query:
LAYER NAME "civici" STATUS DEFAULT TYPE POINT CONNECTIONTYPE postgis CONNECTION "user=catasto password=**** dbname=catasto host=127.0.0.1" DATA "the_geom from (select gid, toponimo_s, descrizion, the_geom from civici) AS foo USING UNIQUE gid" TEMPLATE "void" ... METADATA DESCRIPTION "Numeri civici" RESULT_FIELDS "toponimo_s,descrizion" RESULT_HEADERS "Strada,Numero civico" END
Il risultato della ricerca viene visualizzato in un pop-up; cliccando sull'icona della lente di ingrandimento la mappa zoomma automaticamente sulla geometria selezionata.
La ricerca su campi di tipo postgis potrebbe generare una query che fa riferimento al campo inesistente oid
(il campo oid
è stato rimosso da PostgreSQL a partire dalla versione 8.1). In tal caso può servire mettere nel file .map una direttiva DATA che esplicita la chiave primaria della tabella:
CONNECTIONTYPE POSTGIS CONNECTION "user=username password=secret dbname=database host=localhost" #DATA "the_geom from particelle" DATA "the_geom from (select * fom particelle) as foo using unique gid"
ATTENZIONE: la ricerca su campi multipli su layer shapefile ha dei problemi, probabilmente dovuti a qualche bug della funzione queryByAttributes()
di MapScript. Pare che non sia possibile combinare in una espressione logica (AND, OR, …) la ricerca per regular expression.
Zoom alla geometria selezionata
Nel pop-up che mostra il risultato della ricerca, l'icona lente di ingrandimento serve a zoommare la mappa sulla geometria selezionata.
Per geometri di tipo POINT bisogna definire in config/config_default.xml
il parametro pointBuffer, cioè l'area di zoom in unità di mappa.
Per le geometrie non puntuali si può impostare nello stesso file di configurazione il parametro shapeQueryBuffer: se è maggiore di zero indica la frazione della bounding box da utilizzare come buffer. Ad esempio con un valore di 0.50 si ottiene un buffer attorno alla geometria di circa la metà delle dimensioni della bounding box stessa.
Lo shapeQueryBuffer non ha effetto sullo zoom effettuato con lo strumento Cerca per…, cioè con i criteri di ricerca definiti tramite <searchitem>
in config_default.xml
.
Rotellina del mouse
Per impostare il comportamento della mouse wheel stile Google (wheel forward = zoom in) bisogna modificare il valore di wheelZoomGoogleStyle
nel codice JavaScript. Si imposta in config/default/js_config.php
:
PM.ZoomBox.wheelZoomGoogleStyle = true;
Measure/Digitize e Add Point of Interest
Pmapper ha due strumenti che consentono di disegnare sulla mappa: Measure/Digitize e Add Point of Interest. Per far funzionare quest'ultimo verificare che sia disponibile il font FreeSans nella directory indicata da FONTSET
del mapfile in uso.
Gli oggetti disegnati con questi strumenti sono persistenti solo all'interno della sessione PHP: chiudendo il browser vengono persi.
Personalizzazione
Come effettuare digitizing in modo persistente (insert nel database) ed eventualmente anche editing?
Per personalizzare lo strumento Add Point basta ridefinire (ad esempio in config/default/custom.js
) il metodo PM.Dlg.openPoi
la cui versione originale si trova in javascript/src/pm.pdraw.js
, scrivendo qualcosa del genere:
$.extend(PM, { Dlg: { /** * Open popup dialaog for adding POI */ openPoi: function(imgxy) { var coordsList = imgxy.split('+'); var mpoint = PM.ZoomBox.getGeoCoords(coordsList[0], coordsList[1], false); // Round values (function 'roundN()' in 'measure.js') var rfactor = 5; var px = isNaN(mpoint.x) ? '' : PM.roundN(mpoint.x, rfactor); var py = isNaN(mpoint.y) ? '' : PM.roundN(mpoint.y, rfactor); alert("Screen: (" + coordsList + ")\nMap: (" + px + ", " + py +")"); } } });
Allo stesso modo, per personalizzare lo strumento Measure/Digitize, è possibile ridefinire il metodo PM.Draw.onDigitizedPolygon
. Con questo metodo si intercetta il doppio click subito dopo che la polilinea è stata chiusa, pertanto si lavora sul poligono.
Se si desidera intercettare il doppio click e agire sulla polilinea è necessario ridefinire il metodo PM.Draw.measureDrawSymbols
, ma questo richiede la duplicazione di molto più codice.
Configurazione layout
Vedere la documentazione su Layout configuration.
p.mapper 4 utilizza estensivamente la libreria jQuery ed alcune componenti del plugin UI per disegnare il proprio layout. Nella sezione <head>
del file map.phtml
si trova il codice che imposta alcune caratteristiche dell'interfaccia:
$(document).ready(function () { myLayout = $('body').layout({ west__initClosed: true, north__size: 40, south__size: 35, east__size: 220, north__spacing_open: 0, south__spacing_open: 0,
Esiste il file default/custom.php
, in questo caso bisogna definire delle variabili di sessione:
$_SESSION['pmLogoUrl'] = "http://www.rigacci.org/"; $_SESSION['pmLogoTitle'] = "Rigacci.Org Webmapping"; $_SESSION['pmLogoSrc'] = "images/logos/logo-rigacci.org.png"; $_SESSION['pmHeading'] = "Rigacci.Org - <i>Webmapping</i>";
In config/default/js_config.php
si può scegliere il tema per la toolbar (vedere varie immagini contenute nelle directory images/buttons/
):
PM.buttonsDefault = { toolbarid:'toolBar', options: {orientation:'v', css:{height:'440px'}, theme:'theme2', imagetype:'gif' },
Personalizzazione
In generale le personalizzazioni vanno nella directory config/common/
, i file *.js e *.css in questa directory vengono automaticamente inclusi dal principale map_default.phtml
. Se le personalizzazioni non riguardano l'intero applicativo p.mapper, ma solo una determinata configurazione, i file vanno salvati in config/<config_name>/
.
PHP
config/common/custom.php
incphp/<filename>.php
Per definire nuove funzioni PHP da utilizzare nell'interfaccia web, la via più semplice è creare un file in config/common/custom.php
. Questo file viene automaticamente incluso da map_default.phtml
via incphp/init/init.php
, dopo l'inclusione di incphp/globals.php
.
Attenzione: questo file non viene eseguito in occasione delle chiamate AJAX, quindi - ad esempio - non è il posto adatto per modificare l'oggetto $map
.
Se si ha bisogno di definire funzioni che verranno usate anche in altre circostanze (ad esempio da blocchi di codice eseguiti da chiamate AJAX) è più adeguato creare un file apposito in incphp/
. Sarà necessario includere esplicitamente tale file in tutti i sorgenti che ne fanno uso.
JavaScript
config/common/custom.js
CSS
* config/common/custom.css
In generale vengono inclusi tutti i file *.css che si trovano nella directory. L'inclusione avviene in map_default.phtml
, dopo tutti gli altri fogli di stile.
AJAX
Legenda per layer WMS
Un layer WMS è un semplice raster, aggiungerlo al progetto p.mapper non produce automaticamente una legenda nel TOC. È possibile tuttavia definire la classificazione opportuna nel LAYER per ottenere l'effetto desiderato:
LAYER TYPE RASTER CONNECTIONTYPE WMS ... CLASS NAME "Wood" COLOR 155 211 127 OUTLINECOLOR 146 185 127 END CLASS NAME "Bush" COLOR 203 242 127 OUTLINECOLOR 146 185 127 END ...
In questo caso vengono generate al volo le icone per ogni classe. In alternativa con il tag KEYIMAGE è possibile specificare una icona personalizzata:
CLASS NAME "Wood" KEYIMAGE "images/legend/wood.png" END
Nel NAME
è possibile utilizzare tag HTML per andare a capo, aggiungere spazi, ecc.
Dubbi da risolvere
MapServer
- Server WMS: non usa il rendering AGG?
- Come vedere gli errori nella creazione della legend?
p.mapper
- Pannello layer/legenda con tab: come si fa?