Obiettivo manuale fish-eye su Olympus E-M10 Mark II

The specifications above are provided by the manufacturer and are quite approximative; checking with the various on-line field-of-view calculators (you can try this one at www.scantips.com), the angle of view for a 7.5 mm lens on a Micro Four Thirds sensor should be 98.15°. I made some measures on the field and it turned out that the actual horizontal field of view is about 107° which, on a Micro Four Thirds system, is equivalent to a lens of 6.5 mm focal lenght.

Una delle maggiori criticità degli obiettivi fish-eye è la nitidezza dal centro ai bordi. In generale al centro dell'immagine la nitidezza è abbastanza soddisfacente, ma questa degrada rapidamente verso i bordi dell'immagine. Tale perdita di nitidezza si avverte maggiormente con il diaframma più aperto (f/number più piccoli).

Dalle prove che ho fatto risulta che la perdita di nitidezza è causata da due fattori. Il primo è dovuto effettivamente dall'ottica delle lenti e non è attenuabile in alcun modo se non riducendo l'apertura del diaframma. L'effetto blur è ben visibile a f/2.8, risulta a mio avviso accettabile a f/8 ed è decisamente lieve a f/11:

Nei due dettagli che seguono si nota che non vi è molta differenza di nitidezza mettendo a fuoco il centro del fotogramma sia a f/2.8 che a f/8.0:

Ben diverso è il risultato al bordo del fotogramma; nonostante si sia cercato di mettere a fuoco l'oggetto nell'angolo superiore sinistro la perdita di nitidezza è sensibile con diaframma f/2.8:

L'altro fattore che può causare perdita di nitidezza ai bordi è invece un problema di messa a fuoco: un soggetto posto alla stessa distanza dalla fotocamera necessita di una diversa messa a fuoco nel caso in cui sia inquadrato al centro dell'immagine oppure vicino al bordo. Vale a dire che la messa a fuoco non è uniforme su tutto il fotogramma. Facciamo un esempio: per un soggetto posto a circa 180 cm dalla fotocamera inquadrato al centro si dovrà impostare la ghiera della messa a fuoco poco dopo il segno di 1 m (è quello che effetivamente ci aspettiamo), ma se vogliamo metterlo a fuoco quando è inquadrato vicino al bordo, la ghiera deve essere posta poco dopo il segno di 0.5 m.

A mio avviso questo difetto ha un impatto relativo. Data la natura grandangolare spinta di un fish-eye, i soggetti in genere avranno distanze diverse se sono al centro dell'inquadratura oppure agli estremi e non si può quindi sperare di assimilarli tutti sullo stesso piano di messa a fuoco. Piuttosto si dovrà evitare di mettere a fuoco un soggetto quando è al centro del mirino e poi sperare che rimanga a fuoco se si ricompone l'inquadratura puntando la fotocamera diversamente. La messa a fuoco dovrà essere fatta sul soggetto quando è inquadrato esattamente nella posizione finale dello scatto.

Gli obiettivi grandangolari sono soggetti al problema dei lens-flare, cioè aberrazioni dell'immagine causate dalla riflessione diffusa (luce parassita) e dalla rifrazione che producono i tipici riflessi e bagliori.

Anche l'effetto stella è una caratteristica dei grandangolari spinti. Con quersti obiettivi non è necessario utilizzare i filtri appositi per ottenerlo, è sufficiente chiudere sufficientemente il diaframma e puntare direttamente la sorgente luminosa. Nel caso del Pergear 7.5mm le dieci lame del diaframma producono stelle a dieci punte.

Una lente in generale può essere affetta da due tipi di aberrazione cromatica, assiale e laterale (o trasversale):

• Axial chromatic aberration: different wavelengths of light are focused at different distances from the lens.
  • Typical at long focal lengths.
  • Occurs throughout the image.
  • It is reduced by stopping down (due the augmented depth of field).
  • Difficult to remedy in post-processing.
• Transverse chromatic aberration: different wavelengths are focused at different positions in the focal plane.
  • Typical at short focal lengths.
  • Increases towards the edge.
  • Tt is not affected by stopping down.
  • Can be corrected by radially scaling the RGB planes appropriately so they line up.

: Vediamo quanto incide l'aberrazione cromatica laterale e quanto è possibile correggerla in postproduzione.

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