Lo spread dell'Italia, quello vero
Ci hanno spiegato cos'è lo spread e ci hanno insegnato ad averne paura e ad accettare qualunque sacrificio pur di abbassarlo. Ma in realtà quel numero è determinato da chi muove enormi masse di denaro e decide se prestarci o meno i soldi quando noi (Stato italiano) creiamo il nostro debito pubblico. Non c'è alcuna evidenza che tale numero corrisponda - settimana per settimana - alla nostra reale situazione economica; chi controlla le grandi masse di denaro potrebbe un giorno illuderci che il nostro debito è ottimo (comprandolo anche a basso interesse) e il giorno dopo invece farci intendere che lo stesso debito è pericoloso più della peste bubbonica (rifiutando del tutto di comprarlo).
Allora per capire davvero se la nostra situazione è buona o cattiva dobbiamo trovare altri parametri che misurino la differenza tra il nostro Paese e gli altri. Ve ne suggerisco uno semplice semplice.
Provate a comprare su eBay un ricambio per un telefonino - un piccolo componente elettronico del valore di 8 dollari spedizione compresa - da un venditore cinese che tratta con tutto il mondo (oltre 20.000 feedback, positivi al 99%). A lui non interessa dipingere l'Italia meglio o peggio di quello che è, non gli interessa di Berlusconi o di Monti, gli interessa solo di vendere.
Ebbene, lui vende in tutto il mondo ad eccezione di: Italia, Colombia, Suriname, Hong Kong, Cina, Dominica, Repubblica Dominicana, Antille Olandesi!
Cioè vuol dire che se vivi in Burkina Faso, nello Zimbabwe o in Albania non ci sono problemi, ma in Italia la situazione è talmente peggiore che non si può vendere! Ho chiesto al venditore se poteva fare un'eccezione, ero disposto ad assumermi qualunque rischio, mi ha risposto che no: Mi dispiace, non vendiamo in Italia, sappiamo che la dogana è stretta e l'efficienza del sistema postale è scarsa, abbiamo perso molti pacchi in Italia. Grazie per la comprensione. Prego, ora ho davvero compreso.