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MapServer
Link documentazione
Scaletta
- Pacchetto e dipendenze
- Architettura cgi-bin
- Il file .map
- Estensione
- Proiezione
- Unità di misura
- Formato immagini
- Layer
- Tipo
- Sorgente
- Label
- Scala
- Modo map e modo browse
- Template HTML
- File temporanei
- Server WMS
Note sui file .map
LAYER STATUS
DEFAULT | Il layer è sempre attivo (attivo per default), non può essere spento. |
---|---|
ON/OFF | Il layer è attivo o meno, può essere cambiato a “runtime”, ad esempio in modalità browse con l'opportuno template. |
Sistemi di riferimento
Nome | Codice EPSG |
---|---|
Cartografia italiana | |
Gauss-Boaga Roma40 (Italia Monte Mario) zona 1 | 3003 |
Gauss-Boaga Roma40 (Italia Monte Mario) zona 2 | 3004 |
Cartografia internazionale GPS | |
WGS84 | 4326 |
ogrinfo
Per avere informazioni su un file OGR (formati vettoriali; es. shapefile, gpx, ecc.) si usa il programma ogrinfo
(fornito dal pacchetto gdal-bin). Prima lo si esegue sul file stesso, per avere informazioni sui layer contenuti:
ogrinfo track.gpx Had to open data source read-only. INFO: Open of `track.gpx' using driver `GPX' successful. 1: waypoints (Point) 2: routes (Line String) 3: tracks (Multi Line String) 4: route_points (Point) 5: track_points (Point)
Si vede che esistono diversi layer al suo interno, a noi interessa quello di nome tracks. Per avere informazioni sul layer si esegue:
ogrinfo -summary track.gpx tracks Had to open data source read-only. INFO: Open of `track.gpx' using driver `GPX' successful. Layer name: tracks Geometry: Multi Line String Feature Count: 5 Extent: (11.128482, 43.626412) - (11.553594, 43.829166) Layer SRS WKT: GEOGCS["WGS 84", DATUM["WGS_1984", ...
Utilissimo ad esempio per avere la EXTENT
.
gdalinfo
Il programma gdalinfo
(fornito dal pacchetto gdal-bin) è analogo a ogrinfo
, consente di avere informazioni su file raster supportati dalla libreria GDAL:
gdalinfo 1353.tif Driver: GTiff/GeoTIFF Files: 1353.tif Size is 5071, 8851 Coordinate System is `' Origin = (1670696.939930999884382,4707728.060069000348449) Pixel Size = (2.120138000000000,-2.120138000000000) ... Corner Coordinates: Upper Left ( 1670696.940, 4707728.060) Lower Left ( 1670696.940, 4688962.719) Upper Right ( 1681448.160, 4707728.060) Lower Right ( 1681448.160, 4688962.719) ...
Path relativi
Mai usare path assoluti nei file map! Nella peggiore delle ipotesi l'unico path assoluto può essere contenuto in SHAPEPATH
.
SHAPEPATH | Directory in cui sono memorizzati gli shapefile, compresi i tileindex (indici) per i raster. Si intende relativa alla directory del file map. |
---|---|
TILEINDEX | In generale i file raster potrebbero trovarsi in sottodirectory della SHAPEPATH , tuttavia conviene che i file indice siano tutti direttamente nella SHAPEPATH . |
tileindex.shp | L'indice contiene il path dei file raster, MapServer interpreta il percorso come relativo allo SHAPEPATH , non relativo alla posizione del file indice stesso. |
Ad esempio nella directory /usr/local/share/shape/
abbiamo la sottodirectory toscana/ctr25/
con i raster della Carta Tecnica Regionale. Il file map contiene:
SHAPEPATH "/usr/local/share/shape" LAYER TYPE RASTER TILEINDEX "toscana_ctr25k_tindex.shp" END
L'indice deve contenere il percorso relativo toscana/ctr_25k/
e quindi deve essere costruito in questo modo:
cd /usr/local/share/shape gdaltindex toscana_ctr_25k_index toscana/ctr_25k/*.tif
tile4ms
Il programma tile4ms
fornito dal pacchetto mapserver-bin
serve a creare un indice di shapefile.
Prima di usare tile4ms
bisogna creare un elenco dei file che devono essere indicizzati, può tornare utile il comando find
o simili. L'elenco creato viene dato in pasto a tile4ms
che produce l'indice.
In questo esempio si cercano tutti gli shapefile relativi alla medesima feature elementi lineari, contraddistinti dal nome *el.shp
e contenuti in varie sottodirectory, l'elenco viene scritto in un metafile. Il comando tile4ms
crea l'indice leggendo dal metafile:
cd /usr/local/share/gisdata find shape/geofesta2008/firenze10k/ -name "*el.shp" > firenze10k_el_metafile tile4ms firenze10k_el_metafile firenze10k_el_index
La porzione di mapfile corrispondente è del tipo:
SHAPEPATH "/usr/local/share/gisdata" LAYER NAME "EL entità lineari" STATUS DEFAULT TYPE LINE TILEINDEX "firenze10k_el_index" TILEITEM "Location" CLASS COLOR 120 120 120 END END
gdaltindex
Il programma gdaltindex
fornito dal pacchetto gdal-bin
serve per creare un indice di raster.
cd /usr/local/share/gisdata gdaltindex toscana_ctr25k_index.shp raster/toscana_ctr25k/*.tif
Il file indice è uno shapefile, analogamente a quanto visto con tile4ms
. Va indicato con la direttiva TILEINDEX
che si intende relativa a SHAPEPATH
. L'indice deve contenere il percorso dei file raster relativi a SHAPEPATH
, non al file indice.
SHAPEPATH "/usr/local/share/gisdata" LAYER NAME "ctr25k" STATUS DEFAULT TYPE RASTER TILEINDEX "toscana_ctr25k_index.dbf" TILEITEM "Location" PROCESSING "RESAMPLE=AVERAGE" OFFSITE 255 255 255 END
gdal_merge.py
Come mosaicare diverse tile troppo piccole per riassemblare un unico raster. L'immagine viene inizializzata bianca (valore 255 per ognuna delle tre bande RGB)
gdal_merge.py -v -o /tmp/075k.tif -init 255 *.tif
Si sarebbe tentati di aggiungere il parametro -n 255
per indicare che il bianco è trasparente. In realtà si ottiene che un valore 255 in una qualunque delle bande origine diventa trasparente rispetto al valore di -init
.
gdal_retile.py
Si vuole cambiare la mattonellatura. Se ad esempio le tile originali sono troppe (79 tile 242×181, per un raster totale di 2420×1991), si vorrebbe ottenere solo 4 tile 1210×996.
Si crea anche il nuovo tileindex (questa operazione potrebbe essere svolta da gdal_retile.py
stesso).
gdal_retile.py -v -co COMPRESS=LZW -ps 1000 1000 -targetDir 1k_retiled 1k/*.tif gdaltindex 1k_retiled_index.shp 1k_retiled/*.tif
Manca la possibilità di inizializzare l'immagine con un colore di sfondo (vedi parametro -init
di gdal_merge.py
).
Se è necessario si può provare ad assemblare tutto in un unico raster e successivamente suddividere. In questo caso le mattonelle le facciamo quadrate 1024×1024.
gdal_merge.py -v -o 25k_merged/25k.tif -init 255 25k/*.tif gdal_retile.py -v -ps 1024 1024 -targetDir 25k_retiled/ 25k_merged/25k.tif gdaltindex 25k_retiled_index.shp 25k_retiled/*.tif
Legende
- Font: sono supportati i caratteri TrueType.
- Etichette: viene utilizzato il contenuto del tag
LAYER.CLASS.NAME
. - Codifica caratteri: si indica con il tag
ENCODING
, fortemente consigliatoUTF-8
.
Per il corretto funzionamento delle LABEL
sono necessarie diverse librerie, tra cui freetype e iconv. Per vedere se MapServer è stato compilato con il supporto FreeType digitare:
/usr/lib/cgi-bin/mapserv -v MapServer version 5.0.3 OUTPUT=GIF OUTPUT=PNG OUTPUT=JPEG OUTPUT=WBMP OUTPUT=SVG SUPPORTS=PROJ SUPPORTS=AGG SUPPORTS=FREETYPE SUPPORTS=WMS_SERVER SUPPORTS=WMS_CLIENT SUPPORTS=WFS_SERVER SUPPORTS=WFS_CLIENT SUPPORTS=WCS_SERVER SUPPORTS=FASTCGI SUPPORTS=THREADS SUPPORTS=GEOS INPUT=EPPL7 INPUT=POSTGIS INPUT=OGR INPUT=GDAL INPUT=SHAPEFILE