Critiche a Bush e Blair
Spagna: "Via le truppe spagnole dall’Iraq entro il 30 giugno"
Il leader socialista José Luis Zapatero pone le condizioni. “Le elezioni spagnole sono un colpo a Bush”, scrive il New York Times in prima pagina.
lunedì 15 marzo 2004
MADRID - Il leader socialista José Luis Zapatero inizia a fissare i paletti del suo futuro governo, dopo la vittoria elettorale di ieri. In dichiarazioni ad un’emittente radio - nella sua prima intervista dopo il voto - il leader del Psoe ha subito precisato che i 1.300 soldati spagnoli che si trovano in Iraq dovranno rientrare, se non ci saranno novità entro il 30 giugno. Ciò avverrà - ha comunque precisato - dopo ampie consultazioni in Parlamento.
Zapatero non ha risparmiato critiche al presidente americano George Bush e al premier britannico Tony Blair, che sulla guerra in Iraq ’’dovranno riflettere e fare autocritica’’ visto che - ha puntualizzato - ’’non si può bombardare un popolo tanto per farlo’’.
Spagna: New York Times, elezioni sono un colpo a Bush
(ANSA) - WASHINGTON, 15 MAR - Il risultato delle elezioni in Spagna rappresenta ’un colpo a Bush’: lo scrive, in prima pagina, il New York Times. Sintetizzando un’opinione diffusa sulla stampa Usa, il quotidiano sottolinea la sconfitta di uno dei più stretti alleati di Bush nella guerra all’Iraq. Le reazioni, sulla vittoria dei socialisti e la sconfitta del Partito Popolare di Aznar, vanno dal ’successo del partito contro la guerra’ - New York Times e molti altri- al ’successo del terrorismo’.