====== Installazione Debian da altro O.S. (es. CD-Live) ======
Articoli interessanit:
* **[[https://www.die-welt.net/index.php/blog/174/Installing_Debian_Etch_over_SSH_or_a_rescue_console_in_10_steps|Installing Debian Etch over SSH or a rescue console in 10 steps]]**
* **[[http://www.underhanded.org/papers/debian-conversion/remotedeb.html|Install Debian Onto a Remote Linux System]]**
Questa distribuzione live è abbastanza indicata allo scopo: **[[http://grml.org/|Grml]]**.
===== GRML =====
The following command will fail. There is a problem witht the **%%--release lenny%%** option because in ''/etc/apt/sources.list'' the script wrote ''etch'' instead of ''lenny''.
grml-debootstrap --target /dev/md0 \
--grub hd0 --groot hd0,0 \
--mntpoint /mnt/md0 \
--password pippo123 --release lenny
As a workaround set the option **RELEASE='lenny'** into **''/etc/debootstrap/config''**.
**WARNING**: Also the **%%--password%%** option **does not work**! The password on the resulting installation is blank, this will prevent remote login! So beware and set the root password before reboot, when in chroot mode.
===== Comandi utili =====
Dopo aver avviato l'host da CD-Live questi sono i comandi utili a preparare i dischi.
Creazione di un volume RAID1 (in modalità degradata, con una sola partizione):
mdadm --zero-superblock /dev/sda1
mdadm --create /dev/md0 --run --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda1 missing
Avvia un volume RAID creato in precedenza:
mdadm --assemble --run /dev/m4 /dev/sda2 /dev/sdb2
===== Altri comandi =====
Dopo aver effettuato una installazione base, si può fare un chroot per sistemare alcune cose prima del reboot:
mount /dev/md0 /mnt/md0
#
# Check for existing virtual fs and remount them into the chroot:
mount -o bind /proc /mnt/md0/proc
mount -o bind /dev /mnt/md0/dev
mount -o bind /dev/shm /mnt/md0/dev/shm
mount -o bind /dev/pts /mnt/md0/dev/pts
#
chroot /mnt/md0 /bin/bash
export LC_ALL=C
cd /dev && ./MAKEDEV generic
vi /etc/apt/sources.list
apt-get update
apt-get install locales
dpkg-reconfigure locales
dpkg-reconfigure tzdata
# If using Linux raid:
apt-get install mdadm
# Configure console keyboard:
# For Debian Lenny:
#dpkg-reconfigure console-data
# For Debian Squeeze:
dpkg-reconfigure keyboard-configuration
dpkg-reconfigure console-setup
dpkg-reconfigure debconf
dpkg-reconfigure passwd
apt-get install grub linux-image-2.6.18-4-686 libc6-i686 less
grub-install --recheck /dev/hda
update-grub
vi /etc/fstab
apt-get install openssh-server
vi /etc/network/interfaces
L'hostname va modificato nei seguenti file:
* /etc/hostname
* /etc/hosts
* /etc/motd
* /etc/ssh/ssh_host_{dr}sa_key.pub
===== GRUB =====
La procedura per installare il boot loader è diversa a seconda che si usi GRUB legacy oppure GRUB2. Cambia anche lo schema di numerazione delle partizioni (in GRUB2 inizia da 1). Vedere la pagina [[..:tux:grub]].
===== Sistemare /etc/mdadm/mdadm.conf =====
Dopo aver pasticciato con l'installazione conviene verificare che il contenuto di ''/etc/mdadm/mdadm.conf'' sia corretto.
**ATTENZIONE** lo UUID dei dischi RAID è quello mostrato da:
mdadm --detail /dev/md0
non quello che si vede in ''/dev/disk/by-uuid/''.
Eventualmente eseguire:
/usr/share/mdadm/mkconf
che genera a video un nuovo file di configurazione.
Il numero (indice) assegnato al volume raid dipende anche dal **nome** che ha il volume stesso (verificarlo con **''mdadm --detail /dev/mdX''**). Se ad esempio il volume RAID ha nome **grml:9**, la corrispondente riga per ''mdadm.conf'' avrà un formato del tipo:
ARRAY /dev/md/9 metadata=1.2 UUID=d37e6c4c:942bd11c:9ecde053:3166121e name=grml:9
Per far assemblare il volume con un diverso numero di indice è possibile modificare la parte **''/dev/md/9''**, ma non si può cambiare il **''name=''**, piuttosto lo si deve togliere. Ancora meglio rinominare il volume RAID in fase di assemblaggio (e poi eseguire nuovamente ''mkconf''):
mdadm --assemble /dev/md4 --update=name --name=grml:4 /dev/sda2
Dopo aver aggiornato il contenuto del file, si deve aggiornare anche ''initramfs'':
update-initramfs -u -k all