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p.mapper 4

Alcuni appunti a proposito della versione 3 di p.mapper sono ancora validi, vedere la pagina p.mapper 3.

Scaletta

Errori PHP

Per il debug di applicazioni p.Mapper è importante poter intercettare gli errori PHP. Verificare le impostazioni in /etc/php5/apache2/php.ini:

display_errors = {On|Off}
log_errors = {On|Off}
;error_log = /var/log/php/error.log
;error_log = syslog

In generale gli errori vanno cercati in:

Un eventuale file di log separato (es. /var/log/php/error.log) viene generato con i privilegi dell'utente www-data e deve essere ruotato ad esempio con logrotate(8).

Provare ed eseguire una divisione per zero in uno script PHP e controllare dove viene mostrato il messaggio di errore.

Debug p.mapper

Vedere i consigli del wiki.

Abilitare gli errori di PHP in un file separato con una configurazione del tipo:

log_errors = On
error_log = /var/log/php/error.log

Poi abilitare <debugLevel>3</debugLevel> nel config_default.xml. In questo modo p.mapper genera un suo file di log nella stessa directory indicata da error_log del PHP, con il nome pm_debug.log.

Permessi

p.mapper ha bisogno che la directory images/legend/ sia scrivibile dal server web (www-data in Debian). Questo ovviamente si aggiunge alla necessità di MapServer di una directory scrivibile per i file temporanei. Esempio:

chgrp -R www-data images/legend
chmod 2775 images/legend
chmod 664 images/legend/*

Impostazioni extra per Apache

Proteggere i file .map

Verificare che non sia possibile leggere dal browser il file .map chiamando un URL del tipo http://host/pmapper/config/default/pmapper_demo.map. Il rischio è che siano visibili le credenziali per accedere al database. p.mapper installa il file .htaccess che aggiunge una direttiva per impedire la visualizzazione di tutti i file .map, verificare che Apache onori tale direttiva.

FIXME Probabilmente questo accorgimento non è più necessario (23 maggio 2011), vedere questo messaggio.

In generale la sessione p.mapper viene salvata tramite un cookie associato all'indirizzo IP del server. Se lo stesso server ospita diverse installazioni p.mapper può essere un problema, perché istanze diverse di p.mapper useranno le stesse impostazioni sui layer attivi, zoom sulla mappa, ecc.

In tal caso conviene disabilitare l'uso dei cookie di sessione aggiungendo alla configurazione di Apache (/etc/apache2/sites-availabe/default in Debian) le seguenti righe:

<Directory "/var/www/pmapper/">
    php_flag session.use_cookies off
    php_flag session.use_only_cookies off
</Directory>

Verificare con phpinfo() eseguito nella directory di p.mapper che session.use_cookies sia Off.

In queste condizioni la sessione viene mantenuta grazie ad una variabile passata via POST ed è differente per ogni finestra aperta su un applicativo p.mapper. Questo vuol dire che chiudendo la finestra del browser (senza chiudere il browser stesso) la sessione viene annullata e si perdono tutte le impostazioni (stato dei layer, zoom, ecc.).

Questa impostazione a livello dell'intero server web potrebbe creare dei problemi con altri applicativi PHP, ad esempio con Dokuwiki non funziona più correttamente l'autenticazione degli utenti.

PHP error_reporting

Con alcune versioni di PHP (es. 5.3.3) potrebbero essere generati dei warning che - se inclusi nell'output - possono corrompere le pagine web oppure il risultato di alcune chiamate AJAX (ad esempio il risultato di una query).

Per evitare il problema conviene sopprimere i messaggi DEPRECATED e NOTICE, mettendo in /etc/php5/apache2/php.ini:

error_reporting = E_ALL & ~E_DEPRECATED & ~E_NOTICE

Ancora più drastico è sopprimere la stampa degli errori:

display_errors = Off

Note su config_default.xml

È possibile definire configurazioni alternative. Se ad esempio si crea il file config_alt.xml sarà possibile aggiungere all'URL il parametro config=alt.

Per richiamare p.mapper preimpostando alcuni valori (estensione, layer attivi, ecc.) è possibile aggiungere all'ULR alcuni parametri, consultare la pagina wiki Miscellaneous Functions.

Per avere l'interfaccia in altra lingua aggiungere all'URL il parametro language=it, oppure modificare defaultLanguage in config_default.xml.

Il nome della categoria viene scelto da una lista predefinita (es. cat_infrastructure), in tal modo il nome viene nazionalizzato automaticamente. Per vedere le categorie esistenti consultare il file incphp/locale/language_it.php.

I valori minimo e massimo di scala impostabili con lo slider sono influenzati dai valori del file .map: MAP.EXTENT, MAP.WEB.MINSCALE e MAP.WEB.MAXSCALE.

L'etichetta visualizzata per il gruppo o per il singolo layer viene definita nel file .map, tramite il tag LAYER.METADATA.DESCRIPTION. I gruppi vengono definiti nel file .map con il tag LAYER.GROUP.

Query su layer

Esistono tre strumenti di query, sono associati ai pulsanti con la lettera i:

  1. Identifica: identifica tutti gli elementi dei layer interrogabili, vicini al punto in cui si fa click.
  2. Seleziona: si sceglie dal menu a tendina il layer da interrogare e poi si seleziona un rettangolo sulla mappa.
  3. Tooltip: si sceglie dal menu a tendina il layer da interrogare e poi si passa il mouse sopra la mappa.

Per poter eseguire query su un layer bisogna:

Ad esempio:

LAYER
  NAME "entita_lineari"
  STATUS ON
  TYPE LINE
  DATA "shape/geofesta2008/firenze10k/s_275040/275040el"
  CLASS
    NAME "Entità lineari"
    COLOR 120 120 120
  END
  TEMPLATE "void"
  TOLERANCE 6
  METADATA
    DESCRIPTION    "Elementi CTR"
    RESULT_FIELDS  "FOGLIO,CODICE,RECORD,TOPON,DIMENS,IDENTIF"
    RESULT_HEADERS "Foglio,Codice,Record,Toponimo,Dimensione,Identificativo"
  END
END

Query su layer con JOIN su database

Nel risultato di una query è possibile integrare gli attributi del layer stesso con altri campi contenuti in una tabella di un database, eseguendo in effetti una JOIN tra un field del layer e un field della tabella.

Sono necessari alcuni pacchetti aggiuntivi, alcuni non presenti nel repository Debian Lenny:

php5-pgsql Da pacchetto Debian
php-mdb2 Installare con pear install 'pear/MDB2'
php-mdb2-driver-pgsql Installare con pear install 'pear/MDB2#pgsql'

NOTA1: I pacchetti installati con pear install non risultano al gestore dei pacchetti Debian, vengono scaricati e scompattati in /usr/share/php/. Tutti i pacchetti sopra elencati sono invece disponibili in Debian Squeeze.

NOTA2: il presente esempio fa uso di PostgreSQL, per interfacciarsi con altri database occorre installare il relativo driver MDB2.

Le istruzioni per eseguire l'interrogazione sul database sono contenute nel file .map, nella sezione LAYER, METADATA, RESULT_JOIN. Ogni campo restituito dalla query sul DB viene aggiunto alle colonne della query eseguita sul layer, pertano si devono indicare dei RESULT_HEADERS aggiuntivi. Esempio:

LAYER
  NAME "entita_lineari"
  STATUS ON
  TYPE LINE
  DATA "shape/geofesta2008/firenze10k/s_275040/275040el"
  TEMPLATE "void"
  METADATA
    DESCRIPTION    "Elementi CTR"
    RESULT_FIELDS  "FOGLIO,CODICE,RECORD,TOPON,DIMENS,IDENTIF"
    RESULT_HEADERS "Foglio,Codice,Record,Toponimo,Dimensione,Identificativo,Field1,Field2"
    RESULT_JOIN    "pgsql://mapserver:MySecret@127.0.0.1/mapserver||tab_dati@id_record@0@field1,field2||RECORD||0"
  END
  ...
END

Ovviamente per far funzionare l'esempio sopra, nel database deve esistere la tabella tab_dati con le colonne id_record, field1 e field2.

Per aiutare in fase di debug, se si utilizza PostgreSQL, può essere utile attivare temporaneamente l'opzione log_statement = 'all' in /etc/postgresql/8.3/main/postgresql.conf e poi controllare il contenuto di /var/log/postgresql/postgresql-8.3-main.log.

E' possibile trasformare uno o più campi del risultato della query in hyperlink cliccabili. Bisogna aggiungere una riga nel file .map e modificare una funzione JavaScript, come indicato sul wiki. Esempio:

  METADATA.
    "DESCRIPTION"      "Cities"
    "RESULT_FIELDS"    "NAME, ISO2_CODE, POPULATION, GTOPO30"
    "RESULT_HEADERS"   "Name,Country,Inhabitants,Altitude"
    "RESULT_HYPERLINK" "NAME"
    "LAYER_ENCODING"   "UTF-8"
  END  # Metadata..

La funzione da modificare openHyperlink si trova nel file config/default/custom.js.

Ricerca per parola chiave

p.mapper consente la attribute search, cioè la ricerca di un'entità geometrica per parola chiave, anche su campi multipli. Le ricerche possibili si definiscono nel file config/config_default.xml, ecco due esempi di ricerca, uno su shapefile con campo singolo ed uno su layer PostGIS su due campi:

<searchlist version="1.0">
    <dataroot>$</dataroot>
    <searchitem name="strade" description="Strade">
        <layer type="shape" name="tratti_stradali">
            <field type="s" name="TOPONIMO_S" description="Strada"  wildcard="0" />
        </layer>
    </searchitem>
    <searchitem name="civici" description="Civici">
        <layer type="postgis" name="civici">
            <field type="s" name="toponimo_s" description="Toponimo"  wildcard="0" />
            <field type="s" name="descrizion" description="Civico"  wildcard="1" />
        </layer>
    </searchitem>
</searchlist>
layer.type shape, postgis, xy or oracle.
field.type s for string field
n for numeric field
field.wildcard 0: search always uses a 'non-exact' pattern matching
1: requires that the user explicitly adds “*” for wildcards to his search string
2: exact search, usually just appropriate for 'suggest' or 'options'

Verificare anche il tag <sql> che dovrebbe poter essere incluso in <layer> e consentire di specificare la sintassi per la query SQL.

Nel mapfile assicurarsi di aver impostato un TEMPLATE (anche vuoto), i METADATA.RESULT_FIELDS e i METADATA.RESULT_HEADERS. Per i layer di tipo PostGIS conviene impostare la direttiva DATA come segue, che consente di specificare sia la chiave primaria che i campi richiesti nella query:

LAYER
  NAME "civici"
  STATUS DEFAULT
  TYPE POINT
  CONNECTIONTYPE postgis
  CONNECTION "user=catasto password=**** dbname=catasto host=127.0.0.1"
  DATA "the_geom from (select gid, toponimo_s, descrizion, the_geom from civici) AS foo USING UNIQUE gid"
  TEMPLATE "void"
  ...
  METADATA
    DESCRIPTION "Numeri civici"
    RESULT_FIELDS  "toponimo_s,descrizion"
    RESULT_HEADERS  "Strada,Numero civico"
  END

Il risultato della ricerca viene visualizzato in un pop-up; cliccando sull'icona della lente di ingrandimento la mappa zoomma automaticamente sulla geometria selezionata.

La ricerca su campi di tipo postgis potrebbe generare una query che fa riferimento al campo inesistente oid (il campo oid è stato rimosso da PostgreSQL a partire dalla versione 8.1). In tal caso può servire mettere nel file .map una direttiva DATA che esplicita la chiave primaria della tabella:

  CONNECTIONTYPE POSTGIS
  CONNECTION "user=username password=secret dbname=database host=localhost"
  #DATA "the_geom from particelle"
  DATA "the_geom from (select * fom particelle) as foo using unique gid"

FIXME
ATTENZIONE: la ricerca su campi multipli su layer shapefile ha dei problemi, probabilmente dovuti a qualche bug della funzione queryByAttributes() di MapScript. Pare che non sia possibile combinare in una espressione logica (AND, OR, …) la ricerca per regular expression.

Zoom alla geometria selezionata

Nel pop-up che mostra il risultato della ricerca, l'icona lente di ingrandimento serve a zoommare la mappa sulla geometria selezionata.

Per geometri di tipo POINT bisogna definire in config/config_default.xml il parametro pointBuffer, cioè l'area di zoom in unità di mappa.

Per le geometrie non puntuali si può impostare nello stesso file di configurazione il parametro shapeQueryBuffer: se è maggiore di zero indica la frazione della bounding box da utilizzare come buffer. Ad esempio con un valore di 0.50 si ottiene un buffer attorno alla geometria di circa la metà delle dimensioni della bounding box stessa.

Lo shapeQueryBuffer non ha effetto sullo zoom effettuato con lo strumento Cerca per…, cioè con i criteri di ricerca definiti tramite <searchitem> in config_default.xml.

Rotellina del mouse

Per impostare il comportamento della mouse wheel stile Google (wheel forward = zoom in) bisogna modificare il valore di wheelZoomGoogleStyle nel codice JavaScript. Si imposta in config/default/js_config.php:

PM.ZoomBox.wheelZoomGoogleStyle = true;

Measure/Digitize e Add Point of Interest

Pmapper ha due strumenti che consentono di disegnare sulla mappa: Measure/Digitize e Add Point of Interest. Per far funzionare quest'ultimo verificare che sia disponibile il font FreeSans nella directory indicata da FONTSET del mapfile in uso.

Gli oggetti disegnati con questi strumenti sono persistenti solo all'interno della sessione PHP: chiudendo il browser vengono persi.

Personalizzazione

Come effettuare digitizing in modo persistente (insert nel database) ed eventualmente anche editing?

Per personalizzare lo strumento Add Point basta ridefinire (ad esempio in config/default/custom.js) il metodo PM.Dlg.openPoi la cui versione originale si trova in javascript/src/pm.pdraw.js, scrivendo qualcosa del genere:

$.extend(PM, {
    Dlg: {
        /**
         * Open popup dialaog for adding POI
         */
        openPoi: function(imgxy) {
            var coordsList = imgxy.split('+');
            var mpoint = PM.ZoomBox.getGeoCoords(coordsList[0], coordsList[1], false);
 
            // Round values (function 'roundN()' in 'measure.js')
            var rfactor = 5;
            var px = isNaN(mpoint.x) ? '' : PM.roundN(mpoint.x, rfactor);
            var py = isNaN(mpoint.y) ? '' : PM.roundN(mpoint.y, rfactor);
 
            alert("Screen: (" + coordsList + ")\nMap: (" + px + ", " + py +")");
        }
    }
});

Allo stesso modo, per personalizzare lo strumento Measure/Digitize, è possibile ridefinire il metodo PM.Draw.onDigitizedPolygon. Con questo metodo si intercetta il doppio click subito dopo che la polilinea è stata chiusa, pertanto si lavora sul poligono.

Se si desidera intercettare il doppio click e agire sulla polilinea è necessario ridefinire il metodo PM.Draw.measureDrawSymbols, ma questo richiede la duplicazione di molto più codice.

Configurazione layout

Vedere la documentazione su Layout configuration.

p.mapper 4 utilizza estensivamente la libreria jQuery ed alcune componenti del plugin UI per disegnare il proprio layout. Nella sezione <head> del file map.phtml si trova il codice che imposta alcune caratteristiche dell'interfaccia:

$(document).ready(function () {
    myLayout = $('body').layout({
        west__initClosed: true,
        north__size: 40,
        south__size: 35,
        east__size: 220,
        north__spacing_open: 0,
        south__spacing_open: 0,

Esiste il file default/custom.php, in questo caso bisogna definire delle variabili di sessione:

$_SESSION['pmLogoUrl']   = "http://www.rigacci.org/";
$_SESSION['pmLogoTitle'] = "Rigacci.Org Webmapping";
$_SESSION['pmLogoSrc']   = "images/logos/logo-rigacci.org.png";
$_SESSION['pmHeading']   = "Rigacci.Org - <i>Webmapping</i>";

In config/default/js_config.php si può scegliere il tema per la toolbar (vedere varie immagini contenute nelle directory images/buttons/):

PM.buttonsDefault = {
    toolbarid:'toolBar',
    options: {orientation:'v',
              css:{height:'440px'},
              theme:'theme2',
              imagetype:'gif'
             },

Personalizzazione

In generale le personalizzazioni vanno nella directory config/common/, i file *.js e *.css in questa directory vengono automaticamente inclusi dal principale map_default.phtml. Se le personalizzazioni non riguardano l'intero applicativo p.mapper, ma solo una determinata configurazione, i file vanno salvati in config/<config_name>/.

PHP

Per definire nuove funzioni PHP da utilizzare nell'interfaccia web, la via più semplice è creare un file in config/common/custom.php. Questo file viene automaticamente incluso da map_default.phtml via incphp/init/init.php, dopo l'inclusione di incphp/globals.php.

Attenzione: questo file non viene eseguito in occasione delle chiamate AJAX, quindi - ad esempio - non è il posto adatto per modificare l'oggetto $map.

Se si ha bisogno di definire funzioni che verranno usate anche in altre circostanze (ad esempio da blocchi di codice eseguiti da chiamate AJAX) è più adeguato creare un file apposito in incphp/. Sarà necessario includere esplicitamente tale file in tutti i sorgenti che ne fanno uso.

JavaScript

CSS

* config/common/custom.css

In generale vengono inclusi tutti i file *.css che si trovano nella directory. L'inclusione avviene in map_default.phtml, dopo tutti gli altri fogli di stile.

AJAX

Legenda per layer WMS

Un layer WMS è un semplice raster, aggiungerlo al progetto p.mapper non produce automaticamente una legenda nel TOC. È possibile tuttavia definire la classificazione opportuna nel LAYER per ottenere l'effetto desiderato:

LAYER
  TYPE RASTER
  CONNECTIONTYPE WMS
  ...
  CLASS
     NAME "Wood"
     COLOR 155 211 127
     OUTLINECOLOR 146 185 127
  END
  CLASS
     NAME "Bush"
     COLOR 203 242 127
     OUTLINECOLOR 146 185 127
  END
  ...

In questo caso vengono generate al volo le icone per ogni classe. In alternativa con il tag KEYIMAGE è possibile specificare una icona personalizzata:

  CLASS
     NAME "Wood"
     KEYIMAGE "images/legend/wood.png"
  END

Nel NAME è possibile utilizzare tag HTML per andare a capo, aggiungere spazi, ecc.

Dubbi da risolvere

MapServer

p.mapper